Storia

Le vicende storiche di Villanova d’Asti, a partire dalla sua fondazione fino ad oggi, rappresentano una delle fondamentali chiavi di lettura per la comprensione della struttura della città: le sue vie, il nucleo antico e i borghi del Pianalto, sono il frutto delle trasformazioni avvenute negli otto secoli di storia della nostra comunità. Fondata come “città nuova” nel 1248, Villanova era già dall’origine dotata di opere di difesa che furono poi nel tempo oggetto di adeguamenti e trasformazioni fino all’avvento napoleonico. A partire dagli anni della restaurazione, periodo nel quale si dette avvio allo spianamento degli ultimi bastioni, Villanova si è ampliata oltre il confine della cinta difensiva fino ad assumere la configurazione attuale. Oggi Villanova mantiene una testimonianza delle sue origini nell’impianto del nucleo storico essendo al contempo una città dai tratti anche moderni. (Cfr. Villanova d’Asti a cura di Carla Bertolazzi e Francesco Novelli, ed. Celid, 1988, Introduzione di Roberto Peretti).

Fundata est illo qua Nova Villa loco est, Sidere felici, credo, nam semper honore, Senper divitiis aucta subinde fuit (Astesani, Carmen, vv.1078-1080). Questa è la sola fonte d’informazione diretta sulla fondazione di Villanova d’Asti e si trova in un poema in versi intitolato Carmen de eius vita e de fortunae varietate scritto da Antonio Astesano, duecento anni dopo che era accaduto. Il poema tratta di una rievocazione della storia di Asti e di vicende personali dell’autore. Astesano nacque verso il 1412 a Villanova da una famiglia originaria della città di Asti seguace dei guelfi Solaro, espulsa nel 1330 all’avvento dei ghibellini appoggiati dal marchese di Monferrato e rifugiatasi appunto in campagna. Il padre svolgeva la funzione di notaio comunale, di maestro di scuola, nonché di misuratore o agrimensore.