Archivio

Inventario realizzato da Arte e Dintorni, cooperativa astigiana

Metodologia di riordino 1 

Premessa 

Il riordinamento dell’Archivio Storico di Villanova d’Asti è stato effettuato tenendo presente la funzionalità dell’inventario rispetto alle molte specifiche esigenze di un ipotetico ricercatore. Il primo e fondamentale compito di un archivista è l’inventariazione del materiale documentario, individuando e ricostruendo una situazione pre-esistente, nel più assoluto rispetto delle scelte compiute dall’autore della documentazione. L’Archivio Storico è stato perciò riordinato con l’intento di far conoscere il complesso meccanismo organizzativo e funzionale dell’Ente, inteso nei suoi molteplici rapporti pubblici e privati. Per questo motivo il singolo documento ha valore in quanto collegato organicamente con il resto della produzione documentaria. L’inventario è stato redatto dopo un preventivo ed attento esame delle carte ed un successivo loro riordinamento. Analisi dell’Archivio Storico L’Archivio Storico del Comune di Villanova d’Asti presumibilmente cominciò ad esistere con la prima organizzazione dell’attività municipale e la conseguente produzione di documenti ad essa relativi. Non nacque tuttavia in funzione di un interesse storico e culturale (finalità che gli Archivi non avevano ancora in quel tempo) ma per scopi esclusivamente politici e finanziari, per tutelare e far valere i diritti acquisiti. L’Archivio nel corso dei secoli subì alterne vicende legate all’evoluzione storico-politica del Comune, al succedersi delle varie dominazioni e al trasferimento dei centri del potere. Questo Archivio è stato oggetto di molteplici riordini come testimoniano gli inventari a noi pervenuti: nel 1819- 1827 ci fu un riordino per materie; successivamente nel 1840 vennero applicate le disposizioni carloalbertine del 1838 organizzando l’archivio secondo le tre serie, e cioè: ∙ Serie Prima – Atti, Registri, Titoli e Carte riflettenti all’Era antica sino a tutto l’anno 1799 ∙ Serie Seconda – Atti, Registri, Titoli e Carte riflettenti il cessato Governo Francese sino al 21 Maggio 1814 ∙ Serie Terza – Atti, Registri, Titoli e Carte riflettenti all’attuale Governo. 1 Il presente intervento di riordino, inventariazione e informatizzazione è stato eseguito nel 2010-2012 con il concorso finanziario della Provincia di Asti, Progetto Archivi Storici (Legge 8 novembre 2002, n.264) ed è stato prodotto nell’ottobre 2012 il Certificato di Regolare Esecuzione dalla dott.ssa Antonella Pieri funzionario di zona della Soprintendenza Archivistica del Piemonte e della Valle d’Aosta. 5 Di seguito, nel 1846 e poi nel 1860 questo inventario venne integrato da due serie supplementari per riordinare tutti i documenti fino a tale data: ∙ Serie Terza, Primo Supplemento – Atti, Registri, Titoli e Carte riflettenti il Governo dal 1840 al 1846 ∙ Serie Terza, Secondo Supplemento – Atti, Registri, Titoli e Carte riflettenti il Governo dal 1847 al 1860 Successivamente, presumibilmente nel 1966, ci fu un ulteriore riordino a cura di ex funzionari della Prefettura. Questo lavoro fu molto sommario e toccò tutte le carte fino al 1957, dove: ∙ la prima sezione comprendeva i documenti dal più antico al 1896 circa, organizzate, a seconda delle Serie, per argomento, ∙ i documenti Novecenteschi invece furono classificati nelle consuete XV categorie. Tra il 1984 e il 1985 è stata effettuato un ulteriore riordino dei documenti compresi tra il 1967 al 1980, proseguendo la suddivisione nelle XV categorie. Per dare uniformità a tutto l’Archivio Storico, in accordo con la Soprintendenza Archivistica, si è deciso di ripristinare le serie carloalbertine da applicare anche ai documenti compresi tra il 1860 e il 1896. I documenti con datazione successiva al 1897 sono stati riordinati in base alle secondo le XV categorie, mantenendo la classificazione riportata anche sul documento col numero di protocollo. In alcuni casi, quando le carte di una pratica sono risultate inscindibili da quelle successive, ovvero per esigenze di collocamento, nella suddivisione per Categorie sono state inserite alcune carte anteriori al 1897; per lo stesso motivo documenti successivi a tale data sono invece stati inventariati all’interno delle Serie, dando anche in questo caso la precedenza all’organicità già preesistente. Premesso ciò, la struttura oggi dell’Archivio Storico di Villanova d’Asti è la seguente: – Sezione Prima, con l’individuazione delle seguenti serie, e cioè: ♣ Serie Prima – Atti, Registri, Titoli e Carte riflettenti all’Era antica sino a tutto l’anno 1799 ♣ Serie Seconda – Atti, Registri, Titoli e Carte riflettenti il cessato Governo Francese sino al 21 Maggio 1814 ♣ Serie Terza – Atti, Registri, Titoli e Carte riflettenti all’attuale Governo ♣ Serie Terza, Primo Supplemento Atti, Registri, Titoli e Carte riflettenti il Governo dal 1840 al 1846 ♣ Serie Terza, Secondo Supplemento Atti, Registri, Titoli e Carte riflettenti il Governo dal 1847 al 1860 ♣ Serie Quarta – Atti, Registri, Titoli e Carte riflettenti il Governo dall’Unità d’Italia al 1896 – la Sezione Seconda, come prevede la circolare del Ministero degli Interni 17100/2 del 1 marzo 1897 e successive modifiche, comprende invece i documenti dal 1897 al 1965 classificati in Categorie e Classi. – la Sezione Terza costituita dagli Archivi Aggregati, che mantengono la loro individualità ed unicità (donati o depositati in diverse epoche): ∙ Congregazione di Carità, E.C.A. (Ente Comunale Assistenza) ∙ Asili infantili ∙ Scuola elementare 6 ∙ Ufficio di Conciliazione2 L’ultima fase eseguita sulla documentazione cartacea è stata quella della schedatura della singola unità archivistica (registro, fascicolo ecc.), ossia la sua esatta rappresentazione tramite la raccolta di ogni informazione che permettesse di identificare il materiale documentario oltre che illustrare il suo contesto di produzione e i sistemi in base ai quali è stato organizzato. Le operazioni di schedatura analitica e di successiva inventariazione e informatizzazione (con programma Guarini Archivi) di tutta quanta la documentazione sono state realizzate nel rispetto delle norme. Le operazioni di riordinamento del materiale archivistico si sono concluse con la collocazione sugli appositi scaffali della documentazione completata con la l’apposizione di etichette contenenti le informazioni utili a identificare l’unità archivistica. Tutti i registri di Stato Civile, compresi quelli tra il 1838 e il 1865, sono conservati presso l’Ufficio Anagrafe, posto al piano terra del Palazzo Municipale. Per la consultazione del presente inventario si dovrà tenere presente le indicazioni contenute nelle singole “stringhe” riguardanti l’unità archivistica, le quali indicano: numero di faldone / numero di fascicolo Segnatura definitiva Descrizione contenuto / note Tipologia dell’unità archivistica Note Estremi cronologici 1 S.I.1 “Catasto in un sol volume formato nell’anno 1500 dal signor Oddino De Affossatis senza altre indicazioni” 1 volume 1500 Al numero di faldone e/o fascicolo assegnato risulta presente, ai fini della tutela, un numero di corda chiuso consecutivo: per la Sezione prima identificato da S.I, seguito da un numero di corda consecutivo, per la Seconda identificato da S.II, seguito da un numero di corda consecutivo e per Sezione Terza identificato da S.III, seguito da un numero di corda consecutivo. Inoltre, l’indicazione di “segnatura definitiva” attribuisce alla singola UA (unità archivistica) un’univoca numerazione di corda indipendente dalla unita di conservazione; tale numerazione è presente in tutte e tre le Sezioni. Le scelte operate derivano dalle linee operative concordate all’avvio dei lavori con il funzionario di zona della Soprintendenza Archivistica del Piemonte e della Valle d’Aosta, e in linea con gli interventi suggeriti dalla Provincia di Asti per il Progetto Archivi Storici (Legge 8 novembre 2002, n.264) in modo da uniformare il complessivo Progetto. 2 Al termine del lavoro il Comune di Villanova d’Asti dovrebbe provvedere a versare all’Archivio di Stato di Asti, in base alle disposizioni ministeriali in materia, la sezione separata Ufficio di Conciliazione. 7 Per ciò che riguarda la documentazione più antica non sono stati effettuati scarti di materiale, poiché già gli eventi, incendi, traslochi, infiltrazioni, hanno contribuito a depauperare alcune parti dell’Archivio. Si è proceduto ad avviare le operazioni di scarto per circa 2 metri lineari della seguente documentazione: – n.6 faldoni relativi alla revisione delle liste elettorali dal 1951 al 1975; – 2 faldoni con libretti di lavoro del 1940 (conservandone n. 2 campioni); – 2 faldoni di ricevute delle tasse scolastiche (di cui si conservano gli anni dal 1952 al 1955); – 4 faldoni con le prove dei concorsi degli anni 1961, 1964, 1969-1970 e 1974-1975 (conservando le prove dei vincitori). Allo stato attuale, al termine di questo ulteriore intervento di riordino, l’Archivio Storico comprende n.1594 faldoni, 733 per la Sezione Prima, 816 per la Sezione Seconda, 45 per la Sezione Terza, per un totale di metri lineari 230.

L’inventario è stato riversato su Mèmora, piattaforma per i beni culturali di Regione Piemonte e su Collective Access, il link è raggiungibile da qui: